I migranti, per la maggior parte pakistani, sono dispersi. Dieci corpi sono affiorati sulle coste libiche

Circa 90 migranti sono annegati al Largo della città di Zuara in Libia, nel naufragio dell'imbarcazione su cui erano partiti per tentare di raggiungere via mare le coste europee. A dare la notizia è stata l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), mentre le circostanze che hanno fatto capovolgere la barca non sono ancora chiare. Parlando a Ginevra, la portavoce dell'agenzia, Olivia Headon, ha aggiunto che 10 cadaveri sono stati portati sulle rive libiche dall'acqua, di cui due cittadini libici e otto pakistani. Tre i sopravvissuti, due arrivati a riva a nuoto e uno recuperato da un peschereccio.

Per l'Oim il mar Mediterraneo è il confine dove al mondo si registrano più morti, mentre in quelle acque nel 2017 hanno perso la vita 3.116 persone che tentavano di raggiungere le coste europee. E l'organizzazione ha diffuso i dati dell'ultimo mese: a gennaio 2108 sono stati 6.624 i migranti che hanno raggiunto via mare le coste dell'Europa meridionale, di cui 4.256 arrivati in Italia (il 64% del totale), 1.279 in Spagna (19%) e 1.089 in Grecia (16%). Il numero totale è in aumento rispetto a quello di 5.983 profughi giunti sulle coste nello stesso periodo dello scorso anno. Nel primo mese del 2018, inoltre, le persone che sono morte tentando di attraversare il mar Mediterraneo sono state 246 (218 in acque italiane, 28 in quelle spagnole e nessuna in acque greche), cifra simile a quella del 2017 quando furono 254. Il dato di gennaio 2018 è il secondo più alto dal giugno 2017, sottolinea l'Oim, mentre dicembre 2017 con 23 decessi è stato quello con il numero più basso registrato dall'agenzia dal gennaio 2014.

Secondo l'organizzazione, negli ultimi cinque anni sono più di 16mila le persone morte nel mar Mediterraneo. L'organizzazione sottolinea anche che il numero dei pakistani è aumentato tra quanti si avventurano in mare. L'anno scorso quelli arrivati in Italia dalla Libia erano stati 3.138 e costituivano la 13esima nazionalità per numero, mentre nel primo mese di quest'anno sono stati circa 240, rappresentando la terza nazionalità per presenza numerica (a gennaio 2017 furono 9). L'Oim riassume poi gli arrivi totali di profughi sulle coste italiane negli ultimi quattro anni: 170.100 nel 2014; 153.842 nel 2015; 181.436 nel 2016; 119.369 nel 2017. I numeri sono drasticamente diminuiti a seguito del controverso accordo siglato dall'Unione europea con la Turchia e poi di quello con la Libia.

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