Pierre Moscovici non parla a nome dell'Unione europea. A dirlo è il presidente dell'Europarlamento, Antonio Tajani, che interviene sulle polemiche scoppiate per le parole del commissario agli Affari economici, che si era detto "preoccupato" per le sorti dell'Italia dopo le elezioni. "Che ci sia preoccupazione per l'instabilità è vero, credo ci sarà un governo stabile", ha spiegato Tajani. Sulla proposta del Movimento Cinque Stelle di sfondare il tetto del 3% del deficit-Pil, definita sempre da Moscovici "un controsenso", Tajani ha chiarito che non "è un dogma di fede". Matteo Salvini ha difeso Fontana e attaccato Moscovici, sostenendo che le sue parole siano un'inaccettabile intrusione di un burocrate europeo nelle elezioni italiane. Duro anche Di Maio. "Voglio chiedere un confronto pubblico a Moscovici. Noi vogliamo fare anche investimenti in deficit", ha dichiarato il candidato premier del Movimento Cinque Stelle

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