Prosegue la polemica con l'autore del controverso volume, uscito in anticipo nonostante l'ira del presidente
"Non sono intelligente, sono un genio …e un genio molto stabile" mentalmente. Così su Twitter il presidente Usa, Donald Trump, reagisce ai dubbi sulla sua salute mentale sollevati nel libro di Michael Wolff uscito ieri, 'Fire and fury: inside the Trump White House'.
"Ora che la collusione con la Russia, dopo un anno di intensa analisi, si è rivelata una totale bufala, i democratici e i loro cagnolini da salotto, i media mainstream di fake news, stanno tirando fuori il vecchio libretto Ronald Reagan e gridando su stabilità mentale e intelligenza", scrive Trump.
Now that Russian collusion, after one year of intense study, has proven to be a total hoax on the American public, the Democrats and their lapdogs, the Fake News Mainstream Media, are taking out the old Ronald Reagan playbook and screaming mental stability and intelligence…..
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 6 gennaio 2018
Il riferimento è alle accuse che alcuni organi di stampa fecero al 40esimo presidente degli Stati Uniti nel 1987. Ma il Washington Post sottolinea come la copertura mediatica sulla senilità o su una presunta malattia mentale di Regan non fu poi così vasta e come, anzi, le supposizioni di quei giornali furono poi confermate nel 1994, quando all'ex presidente venne diagnosticato lA'lzheimer, e nel 2011, quando lo stesso figlio di Regan dichiarò che il padre "mostrava segni della malattia mentre occupava la Casa Bianca".
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