Il documento bloccato dalla Casa Bianca (a favore gli altri 14 membri del Consiglio di Sicurezza) chiedeva di non alterare lo status della città santa

Gli Stati Uniti hanno posto il veto in consiglio di sicurezza alla risoluzione che chiedeva il ritiro della decisione del presidente Usa, Donald Trump, di riconoscere Gerusalemme come capitale di Israele. Il testo, presentato dall'Egitto, è stato appoggiato da tutti i restanti 14 membri del Consiglio Onu.

La risoluzione, che non menzionava esplicitamente né gli Usa né Trump, esprimeva "profondo rammarico per le recenti decisioni relative allo status di Gerusalemme" e affermava che ogni "decisione e azione che rivendichi di avere alterato il carattere, lo status o la composizione demografica della Città santa di Gerusalemme non ha alcun effetto legale, è nulla e deve essere annullata in conformità con le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza". Con l'annuncio di dicembre, Trump ha rotto decenni di consenso internazionale, nonché di politica Usa, in base a cui lo status finale della città di Gerusalemme va stabilito nell'ambito di un processo di pace fra israeliani e palestinesi.

Dura la reazione dell'ambasciatrice Nikki Haley. "Quello a cui abbiamo assistito qui in Consiglio di sicurezza è un insulto. Non sarà dimenticato".  Haley ha sottolineato che si tratta del primo veto posto dagli Usa in Consiglio di sicurezza da oltre sei anni. "Non lo facciamo con gioia, ma lo facciamo senza riluttanza", ha dichiarato. Poi ha aggiunto: "Il fatto che questo veto venga posto a difesa della sovranità americana e a difesa del ruolo dell'America nel processo di pace in Medioriente non è una fonte di imbarazzo per noi; dovrebbe essere un imbarazzo per il resto del Consiglio di sicurezza".

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