La lista potrebbe modificarsi nel tempo, ha dichiarato il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis

Sono 17 i Paesi extra-Ue inclusi nella "lista nera" dei paradisi fiscali adottata oggi dai ministri delle Finanze riuniti all'Ecofin. Arrivando a Bruxelles questa mattina, il vice presidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis, ha segnalato ai cronisti che la lista potrebbe modificarsi nel tempo, dal momento che verrà compiuto un costante lavoro di monitoraggio sugli impegni presi dai Paesi e su quanto questi impegni verranno rispettati.

Nella riunione dell'Ecofin di oggi viene presentato il semestre europeo 2018 e si discute in merito all'abrogazione della procedura nei confronti del Regno Unito per deficit eccessivo e a quella per "deviazione significativa" rispetto al percorso di aggiustamento verso l'obiettivo di bilancio a medio termine che potrebbe riguardare la Romania. Ma particolare spazio è stato dato ai temi fiscali. In agenda figurano infatti anche anche la discussione di un accordo sull'Iva per l'e-commerce e la preparazione delle conclusioni del Consiglio sulla tassazione digitale. Lo ha annunciato, al suo arrivo, il vicepresidente della Commissione europea, Valdis Dombrovskis. "Speriamo che questo fornisca un input per le decisioni dell'Ocse, in modo da portare questo livello su un piano globale, dal momento che per assicurare un effettiva tassazione dell'economia digitale è meglio che si operi su quel livello", ha spiegato il politico lettone rispetto all'ultimo punto. Rispondendo alla domanda di un cronista, Dombrovskis ha poi aggiunto che verrà discussa anche la riforma fiscale appena votata negli Stati Uniti. "Va detto che questo è un processo legislativo ancora in corso negli Usa", ha specificato,l spiegando che i ministri delle Finanze discuteranno di quanto le misure statunitensi siano in linea con le disposizioni dell'Organizzazione mondiale del commercio.

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