Circa 50mila persone domenica hanno formato una impressionante catena umana per chiedere la chiusura di due reattori delle centrali nucleari di Tihange e Doel, in Belgio. Nel mirino degli organizzatori della protesta, che puntavano a realizzare una fila lunga 90 km, in particolare due impianti costruiti 33 anni fa, già disattivati temporaneamente nel 2012 e nel 2014 per la presenza di crepe sospette nei serbatoi, ma poi rimessi in funzione alla fine del 2015 dopo test sulla sicurezza.

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