Padre Massimo Miraglio, missionario del cuneese: "La popolazione è stremata"

L'uragano Matthew ad Haiti ha causato la morte di quasi 900 persone. Decine di migliaia i senza casa dopo le inondazioni. 

PADRE MIRAGLIO: POPOLAZIONE STREMATA. "Poco alla volta ci siamo resi conto che saremmo stati presi in pieno dall'uragano, le città sono distrutte ma siamo viti, stando dietro alla casa siamo riusciti a passare  indenni, ma la nostra struttura seppur costruita in modo solido non ha più le coperture. La chiesa è stata devastata, ci siamo salvati restando in casa. Abbiamo bisogno di aiuti dall'esterno del Paese, la popolazione è stata colpita in modo durissimo, è stremata. In termini di devastazione l'uragano è stato più grave del Terremoto del 2010".

Così ai microfoni di Rainews 24 Padre Massimo Miraglio, missionario camilliano del cuneese, che vive a Jeremie, nel sud di Haiti colpita dall'uragano. "Lo Stato non è preparato a gestire l'emergenza. E' difficile avere notizia di cosa è successo nell'entroterra, ci sono luoghi isolati e molti abitano nelle montagne. Viene fuori ancora  una volta l'impotenza dello stato Haitiano di fronte a questi eventi, La gente comincia ad avere fame, già prima la situazione era grave. La popolazione è stremata", ha aggiunto. "Gli aiuti si possono fare arrivare via terra. Bisogna fare arrivare beni di primissima necessità, il cibo. Se comincia a piovere aumenta la tragedia, anche al colera siamo impreparati. L'ospedale che già funzionava male è malridotto", dice.
 

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