L'uomo era scomparso nel 2009 durante pellegrinaggio alla Mecca

Lo scienziato nucleare iraniano Shahram Amiri, detenuto dal 2010, è stato giustiziato con l'impiccagione, secondo quanto riporta la BBC, che cita come fonte la famiglia dell'uomo. La madre di Amiri ha riferito che il corpo di suo figlio le è stato restituito con segni di corda attorno al collo. Lo scienziato, nato nel 1977, era stato arrestato nel 2010 in Iran, e detenuto da allora in un luogo non noto. Nel 2009, durante un pellegrinaggio alla Mecca, scomparve, per poi riapparire negli Stati Uniti più di un anno dopo. Disse di essere stato rapito e "messo sotto intensa pressione psicologica affinchè rivelasse informazioni sensibili" dalla Cia. Al suo rientro a Teheran fu accolto come un eroe. Gli Usa sostennero sempre che l'uomo si fosse trattenuto nel Paese per suo volere.

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