Skhirat (Marocco), 17 dic. (LaPresse/EFE) – Delegazioni dei due governi rivali libici di Tobruk e Tripoli hanno firmato l’accordo sostenuto dalle Nazioni unite per mettere fine al conflitto e formare un governo di unità. La firma è avvenuta in una cerimonia nella città marocchina di Skhirat.

Oltre all’inviato Onu Martin Kobler, erano presenti tra gli altri i ministri degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, spagnolo José Manuel Garcia-Margallo, turco Mevlut Cavusoglu. I capi dei Parlamenti rivali in precedenza avevano respinto l’accordo e detto che non avrebbero firmato. Il governo di Tobruk è riconosciuto a livello internazionale, mentre quello autoproclamato di Tripoli non lo è, ed entrambi sono sostenuti da coalizioni di milizie.

L’accordo, che prevede un governo con un presidente, due vicepresidenti e altri sei membri, è stato accolto dalla comunità internazionale come un passo “storico”. Lo spagnolo Garcia Margallo e il tunisino Tayeb Baqush hanno entrambi sottolineato che il governo annunciato oggi sarà, “d’ora in poi, l’unico interlocutore della comunità internazionale”. Tutti i ministri, così come Kobler, hanno inoltre convenuto che si tratti di un primo passo che necessiterà di numerosi “concessioni e impegni”. I presenti, tra cui molti cittadini ed esponenti della società civile, hanno esultato al grido “Libia, Libia, Libia”, al momento della firma.

Dopo aver firmato l’accordo le parti libiche si abbracciano. A #Skhirat un primo passo pieno di speranza”. Lo scrive su Twitter il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni.

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