Parigi (Francia), 10 dic. (LaPresse/Reuters) – I negoziatori alla conferenza sul cambiamento climatico di Parigi Cop21 hanno proseguito stamane i colloqui, tesi sul linguaggio dell’accordo dopo che le discussioni della notte non hanno trovato convergenza tra Paesi ricchi e in via di sviluppo. Il ministro degli Esteri francese, Laurent Fabius, presidente della conferenza, ha detto di aver in programma di distribuire nel pomeriggio una penultima bozza di accordo, contenente il minor numero possibile di punti di divergenza, per aprire la via all’ultimo giro di revisioni. “Ora tenteremo di spingere verso un accordo finale”, ha detto Fabius al segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, incontrandolo prima della ripresa dei colloqui.

Fabius ha insistito perché l’accordo sulle emissioni di gas serra che accelerano il riscaldamento globale sia concluso entro domani, data ufficiale della chiusura della conferenza. Non vuole infatti prolungare i tempi, come già accaduto in precedenti vertici. Tuttavia, ministri e negoziatori dei 195 Paesi restano divisi su questioni fondamentali. Tra esse, chi debba pagare per il passaggio dei Paesi poveri dai combustibili fossili a fonti meno inquinanti.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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