Roma, 14 nov. (LaPresse) – Resta alto il numero di obiettivi sensibili in Italia: 13mila. E’ la lista stimata nel 2001 dopo l’attacco alle Torri gemelli di News York che resta di fatto invariata e fornita dal ministero dell’Interno. Sono i siti canonici, come ambasciate e sedi governative, basi Nato, gruppi finanziari e multinazionali americane, aeroporti, ferrovie e stazioni, dicasteri ed edifici religiosi. Tra le piazze prese di mira dal terrorismo, piazza San Marco a Venezia e piazza Santa Maria del Fiore a Firenze. Dal 2009 tra i siti religiosi è entrata anche la Basilica di San Petronio a Bologna oltre alla Basilica di San Pietro e i musei vaticani. Nella Capitale inoltre ci sono le basiliche di San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura, Santa Maria Maggiore, San Lorenzo fuori le Mura, Santa Croce in Gerusalemme e San Sebastiano fuori le Mura, nonché il Santuario del Divino Amore e la chiesa di Santo Spirito in Sassia.
Non restano fuori dalla lista le sinagoghe, le scuole ebraiche, i musei, l’ambasciata israeliana e il Ghetto ebraico di Roma, sorvegliato speciale h24 da una pattuglia fissa. Ma anche le moschee: i terroristi dell’Isis vogliono colpire i miscredenti. Dopo gli attentati di ieri a Parigi, che hanno colpito un teatro e la zona limitrofa dello stadio, saranno intensificati i controlli e i presidi nei luoghi di maggior concentrazione di turisti, come i luoghi d’arte, i musei , i cinema, i teatri, gli stadi e i centri commerciali, le metropolitane e le stazioni.
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