Beirut (Libano), 13 nov. (LaPresse/EFE) – Il governo del Libano ha annunciato per oggi un giorno di lutto nazionale, in seguito all’attentato di ieri a Beirut in cui, secondo gli ultimi dati del ministero della Salute, sono morte almeno 43 persone e altre 239 sono rimaste ferite. Le bandiere libanesi sono esposte a mezz’asta fuori dagli uffici amministrativi e pubblici, mentre scuole, università e istituti tecnici restano chiusi come da disposizioni del ministro dell’Istruzione, Elias Bu Saab. L’attentato, che ha colpito un’area sotto il controllo dei militanti sciiti di Hezbollah ed è stato rivendicato dal gruppo terrorista Stato islamico, è stato condannato in maniera unanime dalle autorità e dalla stampa del Paese. Il giornale An Nahar ha affermato che si è trattato del peggiore attacco dell’Isis in Libano e che l’attentato ha “violato la calma che ha prevalso finora”. Il quotidiano As Nafir ha invece scritto che “il Libano reagisce con la sua unità nazionale”.
Anche le Nazioni unite e la Lega araba hanno condannato l’attacco. In un comunicato, il segretario generale della Lega araba, Nabil Elaraby ha definito “atroce” l’attacco e ha espresso la sua “completa solidarietà con il popolo e il governo libanesi nella loro lotta contro il terrorismo e l’estremismo”.
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