Londra (Regno Unito), 13 nov. (LaPresse/EFE) – Il britannico Mohammed Emwazi, noto come ‘Jihadi John’, è uno dei terroristi più ricercati al mondo ed è l’immagine della brutalità dello Stato islamico: sarebbe infatti lui l’uomo vestito di nero che appare nei video pubblicati dall’Isis che mostrano l’uccisione di ostaggi americani, britannici e giapponesi in Siria. È lui, quindi, il boia più famoso tra le fila dei terroristi islamici, riconosciuto dall’intelligence britannica per il suo particolare accento inglese. La prima volta in video di ‘Jihadi Jhon’ risale all’agosto del 2014, quando i militanti pubblicano il filmato della decapitazione del giornalista americano James Foley. Seguono i video delle uccisioni di un altro giornalista Usa Steven Sotloff, del cooperante Usa Abdul-Rahman Kassig, dei cooperanti britannici David Haines e Alan Henning e del giornalista giapponese Kenji Goto. Da allora, Emwazi è diventato l’obiettivo dei servizi segreti e degli attacchi delle forze americane in Siria.

Emwazi torna in Kuwait, dove risiede la famiglia del padre, e vi lavora per otto mesi prima di far rientro nel Regno Unito. Secondo Cage, si tratta dell’ultima volta in cui Emwazi torna nel suo paese d’origine, perché il suo visto viene respinto. Non può così sposare la sua seconda fidanzata.

Secondo i dettagli diffusi dai media, nel 2013 Emwazi cambia il proprio nome in Mohamed al-Ayan con l’idea di tornare in Kuwait: il paese rifiuta il suo ingresso e lui decide di lasciare comunque il Regno Unito. I genitori ne denunciano la scomparsa alle autorità britanniche, ma pochi mesi dopo i servizi di sicurezza informano la famiglia di aver sospetti che Emwazi sia entrato in Siria.

Il direttore delle indagini di Cage, Asim Qureshi, che ha incontrato Emwazi nel 2009, ha riferito che il ragazzo era molto apprezzato nel suo ambiente familiare e dagli amici come persona “umile” e “amichevole”. Nato in Kuwait nel 1988, a sei anni Mohammed Emwazi si trasferisce con la famiglia nel Regno Unito, dove comincia a frequentare la scuola a nord di Londra: da tutti viene considerato un bambino generoso, studioso e molto legato ai fratelli. Studia poi scienze informatiche all’Università di Westminster a Londra, dove si laurea nel 2009 grazie alla borsa di studio Chevening che il governo britannico fornisce agli studenti di particolare bravura.

Subito dopo la laurea, Emwazi cattura l’attenzione dei servizi segreti in seguito a un viaggio in Tanzania con due amici: la motivazione ufficiale è quella di un safari. In realtà i tre vengono fermati durante la notte all’aeroporto di Dar es Salaam, in Tanzania, con l’accusa di aver tentato di recarsi in Somalia. Scortati fino all’aeroporto di Schiphol ad Amsterdam, vengono interrogati a lungo dagli uomini dell’MI5, i servizi segreti interni britannici. Per questa vicenda, l’allora fidanzata residente in Kuwait annulla il matrimonio, secondo quanto riferisce l’organizzazione britannica Cage, che indaga sugli abusi di Stato.

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