Olathe (Kansas, Usa), 11 nov. (LaPresse/Reuters) – Il suprematista bianco statunitense, Frazier Glenn Cross, che l’anno scorso uccise tre persone sparando in due centri ebraici del Kansas, è stato condannato a morte. La sentenza è stata emessa dal giudice Thomas Kelly Ryan, dopo che a settembre il 74enne Cross, ex membro del Ku Klux Klan, era stato giudicato colpevole di tre omicidi e di tre tentati omicidi, avendo sparato ad altre tre persone. Dopo la lettura della sentenza, Cross ha urlato ‘Heil Hitler’ in aula più volte ed è stato portato via di forza dalle guardie. Mentre veniva allontanato, Cross ha aggiunto: “Un giorno il mio spirito sorgerà dalla tomba e saprete che avevo ragione. Sono un uomo felice”.

Ieri in tribunale Cross ha dichiarato che la sua intenzione negli attacchi, avvenuti a Overland Park, era di uccidere gli ebrei perché ritiene che controllino i media, le istituzioni finanziarie e il governo. “Gli ebrei stanno distruggendo la razza bianca”, ha detto Cross, definendosi un patriota. Nessuna delle tre persone che uccise l’anno scorso erano però di religione ebraica.

Le vittime della sparatoria furono Reat Undrewood, 14 anni, suo nonno William Corporon, 69 anni, e Terri LaManno, 53 anni. I primi due furono uccisi fuori da un centro comunitario ebraico di Overland Park, mentre LaManno venne colpita a morte fuori da una casa di riposo ebraica nello stesso sobborgo di Kansas City. L’esecuzione di Cross sarà la prima in Kansas dal 1965, sebbene la pena di morte sia stata reintrodotta nello Stato nel 1994.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

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