Baghdad (Iraq), 30 ott. (LaPresse/Reuters) – Circa 15 razzi sono caduti ieri su Camp Liberty, il campo che vicino all’aeroporto di Baghdad ospita gli esuli del gruppo Mujaheddin del popolo iraniano. Secondo un portavoce del gruppo, almeno 23 suoi membri sono stati uccisi. L’attacco è stato confermato da un portavoce dell’esercito. Non è stato chiarito per ora se l’organizzazione, basata in Iraq dalla guerra tra Teheran e Baghdad negli anni ’80, fosse l’obiettivo dei razzi. Sinora sono stati contati 23 morti, tra cui almeno una donna, e decine di feriti.

I colpi sono stati esplosi dal quartiere Bakriya, circa 6 chilometri a nordest dell’aeroporto, ha affermato il portavoce del comando delle operazioni congiunte, generale Yahya Rasool. In una nota il segretario di Stato americano John Kerry ha parlato di vittime, senza precisare il loro numero, e ha affermato che Washington è in contatto con ufficiali iracheni per garantire che “sia assicurata tutta la possibile assistenza medica e di emergenza alle vittime”. Ha anche esortato Baghdad ad aumentare la sicurezza al campo e individuare i responsabili.

Il movimento iraniano si schierò con Saddam Hussein durante la guerra degli anni ’80, essendo così protetto dal suo regime, ma cadde in disgrazia dopo l’arrivo degli americani nel 2003. Un tempo ospitati a Camp Ashraf, a circa 90 chilometri a nord di Baghdad, nel 2012 i dissidenti sono stati trasferiti a Camp Liberty. Dal 2009 il campo era stato colpito da raid dell’esercito iracheno, che lo definiva una occupazione abusiva, mentre gli esuli avevano chiesto di essere riconosciuti rifugiati politici dall’Onu e ospitati in Paesi terzi.

Fonte Reuters – Traduzione LaPresse

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata