Bruxelles (Belgio), 25 ott. (LaPresse/EFE) – I dieci paesi più colpiti dall’afflusso di migranti in Europa attraverso i Balcani occidentali si riuniranno oggi d’urgenza a Bruxelles, per cercare di accordarsi su misure immediate che pongano fine alle risposte unilaterali e scoordinate applicate finora.
La commissione europea presenterà una dichiarazione con la speranza che sia sostenuta dai partecipanti, nella quale proporrà iniziative con l’impiego di 400 poliziotti alle frontiere della Slovenia, più controlli a quelle della Croazia e un registro dei rifugiati che arrivano attraverso la Grecia in Macedonia e Albania.
L’esecutivo Ue chiederà espressamente ai paesi di “astenersi dal facilitare” l’avanzata di queste persone, per lo più gli arrivi dalla Turchia con l’intenzione di entrare in Germania, attraverso altri stati della regione, senza il loro consenso.
“L’afflusso senza precedenti di rifugiati e degli immigrati attraverso il percorso dei Balcani occidentali è una sfida che non sarà risolta con azioni nazionali”, è il progetto di dichiarazione visionato da Efe, in cui si aggiunge che gli Stati limitrofi “devono lavorare insieme, non uno contro l’altro.” Il presidente Ue Jean-Claude Juncker ha convocato questo incontro straordinario al peggioramento della situazione in Slovenia, che ha dispiegato l’esercito nelle strade per contenere l’entrata di migranti nel suo territorio.
L”aumento del flusso di rifugiati in Slovenia, che ha raggiunto 13mila persone nelle ultime 24 ore è legato alla decisione dell’ Ungheria di chiudere i confini con Serbia e Croazia.
All’incontro parteciperanno, tra gli altri, il cancelliere tedesco, Angela Merkel; il suo omologo austriaco Werner Faymann; Il Primo Ministro ungherese Viktor Orban e il suo omologo greco, Alexis Tsipras, così come i capi di Stato e di governo di Slovenia, Croazia, Bulgaria, Romania, Macedonia e Serbia.
Proprio alla vigilia di questo incontro la Bulgaria, la Romania e la Serbia hanno annunciato che sono disposti a chiudere le loro frontiere per arginare la marea di rifugiati, e hanno chiesto una strategia comune europea per affrontare la crisi.
L’incontro comprenderà una prima sessione, che inizia alle 16 italiane e si prevede che durerà fino alle 19, seguita da una cena di lavoro che si terrà presso la sede della Commissione Europea.
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