Gerusalemme, 25 ott. (LaPresse) – Una donna palestinese è rimasta uccisa dopo aver cercato di pugnalare una guardia di frontiera israeliana a Hebron in Cisgiordania. Lo rendono noto i media locali.
Secondo il Jerusalem Post, la donna era in attesa di entrare alla Tomba dei Patriarchi ma qualcosa ha insospettito le guardie che le hanno chiesto i documenti per identificarla. Improvvisamente, secondo quanto si legge su una nota della polizia israeliana, la donna ha tirato fuori un coltello e si è lanciata contro gli agenti, urlando. Le guardie le hanno sparato senza che riuscisse a ferire nessuno.
Si tratta del secondo tentativo di aggressioni di oggi, dopo che un colono israeliano è stato ferito da un palestinese vicino agli insediamenti ebraici di Gush Etzion, a sud della Cisgiordania. Secondo le prime ricostruzioni riportate dal Jerusalem Post, alcuni palestinesi hanno cominciato a lanciare pietre contro un veicolo israeliano vicino alla colonia di Metzad: il conducente è uscito dall’auto ed è stato pugnalato al petto. L’esercito israeliano è sulle tracce dell’aggressore.
La polizia ha inoltre fatto sapere che questa mattina un arabo israeliano di 34 anni è stato arrestato nella zona di Tiberiade, nel nord di Israele, dopo aver cercato di mettere in atto un’aggressione con un coltello sull’autobus su cui viaggiava ma è stato bloccato da alcuni passeggeri.
Inoltre, un palestinese che portava un coltello è stato arrestato e interrogato questa mattina vicino all’incrocio di Tappuah, nel nord della Cisgiordania a sud di Nablus.
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