Gerusalemme, 15 ott. (LaPresse/EFE) – Alcune fazioni palestinesi hanno esortato i sostenitori a un nuovo “venerdì di rabbia” contro Israele previsto per domani. “Domani è un giorno d’ira per sostenere l’Intifada palestinese. Le fazioni chiedono un giorno di rabbia per garantire che l’Intifada continui”, ha riferito oggi il sito palestinese Palsawa.

Il movimento di Hamas e il Fronte Democratico per la Liberazione palestinese ha spiegato che le proteste sono previste in tutte le province palestinesi e inizieranno dopo la conclusione della a preghiera di mezzogiorno”, secondo quanto riporta il sito.

In un messaggio inviato ai media, il Fdlp ha aggiunto che “domani sarà una giornata di rabbia popolare nella Palestina occupata, a Gerusalemme, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza contro il terrorismo dell’occupazione israeliana”.

Secondo Hamas, è necessario protestare contro le aggressioni di Israele alla Spianate delle Moschee di Gerusalemme dove il governo israeliano sta cercando di modificare lo status quo. Il portavoce di Hamas a Gaza, Sami Abu Zuhri, ha recentemente dichiarato che le azioni di Israele in quella zona “equivalgono a una dichiarazione di guerra”.

Continuano intanto le tensioni: la polizia israeliana ha chiuso oggi per diverse ore le strade principali nel centro di Tel Aviv e Givatayim, tra cui la strada d’ingresso per l’autostrada che circonda la città, per l’inseguimento di un veicolo sospetto che si è concluso con l’arresto di due persone.

Inoltre, nella città di Kfar Chabad, a est di Tel Aviv, è stato arrestato questa mattina un uomo con in mano un’ascia e un coltello e una bandiera di Hamas, secondo quanto riporta il sito israeliano Ynet.

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