Gerusalemme, 13 ott. (LaPresse/EFE) – Sono quattro le aggressioni registrate da stamattina nella cosiddetta ‘Giornata della rabbia’ dichiarata da diversi gruppi palestinesi per Cisgiordania, Gaza e Gerusalemme Est. Il bilancio è di almeno due morti e 22 feriti e gli ultimi tre attacchi sono avvenuti quasi contemporaneamente. L’ultima aggressione si è verificata a Ranana, a nord di Tel Aviv, dove un uomo ha accoltellato quattro persone, di cui due sono in condizioni gravi, ed è stato arrestato. Sempre a Ranana era avvenuto il primo accoltellamento della giornata, quando stamattina un residente di Gerusalemme Est ha aggredito un israeliano a una fermata dell’autobus ed è stato fermato dai passanti, che lo hanno steso a terra; in questo caso sono rimasti feriti l’aggressore e la vittima.

Gli altri due attacchi di oggi sono avvenuti invece a Gerusalemme. Il più grave si è verificato a Gerusalemme Est nel quartiere-insediamento ebraico di Armon Hanatziv: due aggressori palestinesi, di 22 e 24 anni, hanno compiuto un attacco di grandi dimensioni a bordo di un autobus interurbano, con un coltello e un’arma da fuoco, ferendo 16 persone, tre delle quali in modo grave. La dinamica è la seguente: i due sono saliti a bordo del bus e all’interno hanno ferito quattro persone; una pattuglia di polizia ha provato a salire sul bus, ma gli aggressori lo avrebbero impedito continuando ad aggredire i passeggeri.

L’altro attacco di Gerusalemme è avvenuto nel quartiere ultraortodosso di Mea Shearim; qui un uomo ha investito intenzionalmente alcune persone che erano ferme alla fermata di un autobus e poi è sceso dall’auto con un coltello provando ad accoltellare i passanti: cinque i feriti, uno dei quali è poi morto, mentre l’aggressore secondo i media locali è stato ucciso a colpi d’arma da fuoco dalla polizia. La regione sta vivendo un’ondata di violenze dal 1° ottobre, quando due coloni ebrei sono stati assassinati in Cisgiordania: a quell’episodio sono seguiti rivolte e disordini, oltre che una serie di accoltellamenti il cui bilancio è di 32 morti, di cui 28 palestinesi e quattro israeliani (escluse le vittime di oggi).

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