Washington (Usa), 6 ott. (LaPresse/EFE) – Le autorità degli Stati Uniti stanno indagando sulla possibile esistenza di uno schema corruttivo all’interno delle Nazioni unite, in cui rappresentanti di Paesi caraibici all’Onu avrebbero ricevuto tangenti da imprenditori cinesi. Lo ha riferito il Wall Street Journal, citando fonti vicine all’indagine, precisando che le sospette tangenti sarebbero legate allo sviluppo del settore immobiliare di Macao, in Cina. Secondo le fonti del Wsj, gli arresti del 19 settembre a Macao del magnate dell’edilizia Ng Lap Seng e del suo aiutante Jeff C. Yin, accusati di aver mentito sull’utilizzo di 4,5 milioni di dollari che introdussero negli Usa nel 2013, sarebbero legati al presunto sistema di corruzione. “Per martedì sono attesi gli annunci della formulazione di accuse nei confronti di altre persone, fra cui funzionari attuali e passati dell’Onu”, ha riportato il Wall Street Journal. L’indagine è diretta dal procuratore del distretto sud di New York, Preet Bharara, e dall’Fbi.

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