Atene (Grecia), 1 ott. (LaPresse/EFE) – A due settimane dal secondo trionfo elettorale in Grecia, il governo di Alexis Tsipras applicherà da oggi una serie di tagli per rispettare le condizioni imposte dal terzo salvataggio internazionale. Nel dettaglio, oggi entreranno in vigore un graduale aumento dell’imposta sul valore aggiunto (Iva) nelle isole dell’Egeo, la riforma del sistema pensionistico, che solo quest’anno farà risparmiare allo Stato 450 milioni di euro, e l’eliminazione del sussidio sul gasolio per gli agricoltori.

AUMENTO IVA – Le sei isole del Mar Egeo con i redditi più alti – Santorini, Mykonos, Rodi, Naxos, Paros e Skiathos – sono le prime a smettere di avere uno sconto del 30% sull’Iva, in vigore da più di vent’anni. Da oggi, queste isole dovranno applicare le aliquote in vigore nel resto del Paese, pari a 6%, 13% e 23%. La maggior parte delle isole della regione attuerà le nuove aliquote fiscali dal 1° giugno 2016, mentre quelle più lontane dalla terraferma che hanno più difficoltà nei collegamenti, avranno tempo fino al 1° gennaio 2017.

PENSIONI – La riforma pensionistica che parte oggi colpirà tutti coloro che sono andati in pensione dal 1° luglio scorso. L’età pensionabile si estende progressivamente a 62 anni per coloro che hanno già 40 anni di lavoro e 67 per gli altri. Per coloro che hanno il requisito minimo di 15 anni di lavoro e che hanno già richiesto la pensione, lo Stato garantirà solo la pensione minima di 486 euro al mese fino ai 67 anni. Per tutti gli altri le pensioni saranno ridotte fino al 40% fino a quando non raggiungono i 67 anni. Nel mese di ottobre il governo dovrà anche presentare ai creditori il piano per ridurre la spesa pensionistica entro quest’anno allo 0,25% del Pil, che si traduce in 450 milioni di euro. Il ministero del Lavoro ha previsto tagli del 6% sulle pensioni superiori a 1.500 euro e del 10% sulle pensioni sopra i 2mila euro.

A settembre è già entrato in vigore l’aumento dei contributi sulle assicurazioni mediche dei pensionati di due punti percentuali, passando dal 4% al 6%, con una conseguente riduzione di fatto delle loro pensioni. Inoltre, dal 1° gennaio 2016, la pensione minima dovrà essere regolata secondo l’evoluzione del Pil e dei prezzi al consumo, che potrebbe portare alla sua riduzione automatica, dato che la Grecia soffre di un doppio male, recessione e deflazione.

Dal maggio 2010, quando la Grecia ha firmato il primo piano di salvataggio, le pensioni sono state ridotte di quasi il 40%.

SUSSIDIO SUL GASOLIO – Da oggi partirà anche l’eliminazione della sovvenzione sul gasolio agli agricoltori, il che significa che la tassa sul carburante verrà triplicata. Dal 1° ottobre 2016, aumenterà per raggiungere lo stesso livello di quello in vigore per gli altri consumatori. Questa misura si aggiunge all’aumento dell’imposta sul reddito per gli agricoltori dal 13% al 26%.

Il governo dovrà presentare lunedì il progetto per il bilancio dello Stato 2016 e un bilancio supplementare per il 2015, i cui ricavi hanno avuto un buco di 4 miliardi di euro nei primi otto mesi dell’anno. La stima del ministero delle Finanze, secondo il quotidiano Kathimerini, è che la contrazione economica di quest’anno sarà inferiore quanto inizialmente previsto: invece del 2,3% sarà l’1,5%.

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