Ramallah (Cisgiordania), 19 set. (LaPresse/Xinhua) – Il governo palestinese ha chiesto l’intervento delle Nazioni unite per fermare la “escalation” della violenza di Israele a Gerusalemme, in Cisgiordania e nella Striscia di Gaza. In una nota il governo chiede all’Onu di “costringere Israele a cessare le sue violazioni nei territori palestinesi, inclusi i raid e le violazioni della moschea al-Aqsa, e i bombardamenti aerei nella Striscia di Gaza assediata”. Secondo il portavoce, Ehab Bseiso, la escalation di violenza è parte della politica di Israele per “minare gli sforzi politici palestinesi e internazionali, distruggere la soluzione a due Stati e uccidere ogni possibilità di stabilire uno Stato indipendete palestinese”.

La dichiarazione arriva dopo che un raid israeliano ha colpito la Striscia di Gaza, come hanno confermato fonti israeliane e palestinesi. I jet hanno colpito strutture di un campo di addestramento di Hamas. Non ci sono stati danni o vittime. Poche ore prima, Israele aveva annunciato che ieri un razzo era stato sparato dalla Striscia di Gaza su Sderot. Una donna era rimasta leggermente ferita e Israele aveva promesso di rispondere duramente.

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