Mossul (Iraq), 5 ago. (LaPresse/EFE) – I jihadisti dello Stato islamico hanno lanciato un uomo da un palazzo alto 60 metri, dopo averlo condannato a morte perché gay. È accaduto a Tel Afar, nella provincia irachena settentrionale di Ninive, davanti a decine di persone, dopo che un ‘tribunale’ degli estremisti lo aveva condannato a morte.

A farlo sapere è stato il responsabile della sicurezza dell’Unione patriottica del Kurdistan iracheno, Hokar al Yaf. Gli estremisti hanno poi diffuso su Twitter fotografie che mostrano la vittima legata e con gli occhi bendati, poi nel momento in cui viene spinta nel vuoto dai suoi assassini. Lo scorso marzo i jihadisti hanno decapitato in pubblico quattro giovani omosessuali a Mossul, capoluogo della provincia di Ninive in cui lo Stato islamico dalla scorsa estate applica la legge islamica.

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