Suruc (Turchia), 21 lug. (LaPresse/Reuters) – Le autorità turche hanno identificato un sospetto per l’attacco kamikaze avvenuto ieri a Suruc, nel sudest della Turchia e vicino al confine con la Siria, il cui bilancio dei morti è salito a 32. Lo ha annunciato il primo ministro turco, Ahmet Davutoglu, nel corso di una conferenza stampa nella provincia di Sanliurfa, in cui sorge Suruc, aggiungendo che domani il Consiglio dei ministri valuterà eventuali misure di sicurezza addizionali al confine.
Il primo ministro ha aggiunto che la Turchia non ha mai sostenuto tacitamente i militanti del gruppo Stato islamico provenienti dalla Siria, né ha favorito l’attacco suicida di ieri a Suruc: “La Turchia e il governo del partito Akp non hanno mai avuto alcun collegamento diretto o indiretto con alcun gruppo terroristico e non hanno mai mostrato tolleranza per gli estremisti”.
Negli ultimi anni migliaia di combattenti stranieri sono entrati in Siria per unirsi all’Isis passando dalla Turchia, alimentando le accuse dell’opposizione che il governo di Ankara abbia fatto finta di non vedere. Gli Stati Uniti e altri Paesi occidentali hanno esortato la Turchia a fare di più per proteggere la frontiera con la Siria. Il partito dei lavoratori del Kurdistan (Pkk), in conflitto da decenni con il governo, ha affermato che il partito Akp è responsabile dell’attacco e aiuta lo Stato islamico nei combattimenti contro i curdi in Siria.
Fonte Reuters – Traduzione LaPresse
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