Gerusalemme, 21 lug. (LaPresse/EFE) – Il Parlamento di Israele, la Knesset, ha approvato un emendamento a una legge che prevede l’inasprimento delle pene contro chi partecipa a disordini e lancia pietre contro forze di sicurezza o civili. In base alla nuova legge, approvata con 69 voti a favore e 17 contrari, le sentenze per questo tipo di reato saranno comprese fra 10 e 20 anni di prigione. Il via libera dell’aula, in seconda e terza lettura, è giunto in serata.

Il testo è stato proposto dalla ex ministra della Giustizia Tzipi Livni ed è stato portato avanti dalla ministra che l’ha sostituita, Ayelet Shaked. La legge punta a contrastare principalmente i giovani palestinesi che partecipano alle proteste contro l’occupazione di Israele nei territori palestinesi e che in alcune occasioni attaccano le forze di sicurezza. L’inasprimento delle pene riguarderà anche le persone che, come singoli individui o membri di gruppi armati palestinesi, lanciano sassi contro i veicoli che circolano nelle strade della Cisgiordania occupata.

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