Atene (Grecia), 20 giu. (LaPresse) – Continua la fuga dalle banche greche: in quattro giorni circa 5 miliardi di euro sono stati ritirati nel timore di un default imminente, nel caso non si riuscisse a trovare un accordo con i creditori. Lo riferisce il giornale Kathimerini, secondo cui il ministero delle Finanze sarebbe al lavoro su nuove proposte fiscali e una riforma pensionistica da presentare al summit di lunedì tra i Paesi dell’Eurozona.
“La situazione sta diventando critica”, ha avvertito il presidente del Consiglio Ue Donald Tusk nel messaggio con cui ha convocato con urgenza i capi di Stato e di governo. “Il vertice – ha aggiunto – avrà lo scopo di far sì che tutti abbiamo capito le posizioni di tutti e le conseguenze delle decisioni”, senza però illudersi che “ci possano essere magiche soluzioni a livello di leader”.
Il tempo si sta esaurendo e il pericolo ‘Grexit’ è sempre più reale. Il primo ministro Alexis Tsipras oggi discuterà con il presidente della Commissione Ue Jean-Claude Junker l’accordo che porterà tra due giorni al tavolo dei negoziati. Intanto la Banca centrale europea ha annunciato di aver esteso il fondo di emergenza per mantenere a galla gli istituti di credito greci mentre continuano le code ai bancomat per svuotare i conti.
Putin: Ue aiuti la ripresa. “Se l’Unione europea vuole che la Grecia ripaghi i suoi debiti, dovrebbe favorire la ripresa della sua economia”. Così il presidente russo, Vladimir Putin, che ha criticato la gestione della crisi del debito di Atene, parlando al forum economico annuale di San Pietroburgo. Mentre all’orizzonte si profila sempre di più lo spettro del default, Mosca ha siglato con il primo ministro greco Alexis Tsipras uno storico accordo che prevede il passaggio sul territorio ellenico del metano di Gazprom diretto in Europa. L’opera da 2 miliardi di euro, finanziati interamente dalla Russia, dovrebbe essere completata entro il 2019, ha aggiunto Putin.
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