Gerusalemme, 23 mar. (LaPresse/EFE) – Il partito israeliano di centrodestra Kulanu e quello ultranazionalista Israel Beitenu hanno dato oggi il loro appoggio, di fronte al presidente Reuven Rivlin, alla candidatura di Benjamin Netanyahu alla carica di primo ministro, dando così al leader del Likud i 61 seggi di cui ha bisogno per governare. “Accettiamo la decisione del popolo e il popolo ha deciso che sarà Netanyahu a formare il governo, per cui raccomandiamo che gli sia affidato il mandato”, ha detto Moshe Kahlon, funzionario del Kulanu, nel corso della riunione di stamattina con Rivlin a Gerusalemme. Kahlon, che due anni fa lasciò il Likud per formare il suo partito, aspira a entrare nella coalizione di Netanyahu come seconda forza politica del governo e a diventare ministro delle Finanze.
Con i 10 seggi del Kulanu e i sei di Israel Beitenu, guidato dal ministro degli Esteri Avigdor Lieberman, Netanyahu ha il sostegno di 67 deputati alla Knesset. Stamattina il partito Yesh Atid dell’ex ministro Yair Lapid non ha voluto fare raccomandazioni davanti a Rivlin e ha dichiarato che resterà all’opposizione. Oggi Rivlin incontrerà anche i delegati del partito pacifista Meretz, che secondo le attese seguirà l’esempio dello Yesh Atid. Secondo l’ordinamento politico israeliano, dopo le elezioni il capo dello Stato deve affidare l’incarico di primo ministro al candidato più raccomandato dai delegati dei gruppi parlamentari che hanno avuto accesso al Parlamento. Ieri, nella prima giornata di colloqui con Rivlin, Netanyahu ha ricevuto il sostegno di 51 deputati.
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