Lubiana (Slovenia), 11 mar. (LaPresse/Reuters) – La polizia della Slovenia ha perquisito la casa dell’ex prima ministra Alenka Bratusek, alla ricerca di prove su presunti abusi di potere quando l’anno scorso fu nominata dal suo governo come candidata per diventare commissaria dell’Unione europea. Lo ha riferito la polizia slovena, affermando che 27 agenti hanno perquisito la casa di Bratusek e la sede del suo partito. L’anno scorso il governo la scelse come uno dei tre candidati a diventare rappresentante di Lubiana alla Commissione europea.
Bratusek si ritirò dopo che il Parlamento europeo bocciò la candidatura. Secondo la polizia, l’ex premier non ebbe alcun vantaggio materiale dalla candidatura, ma potrebbe avere “abusato della sua posizione ufficiale”. Se giudicata colpevole, potrebbe essere condannata al massimo a un anno di prigione. Prima donna a ricoprire la carica di premier in Slovenia, fra il 2013 e il 2014 Bratusek è riuscita a far uscire il Paese dalla crisi finanziaria peggiore da quando, nel 1991, ottenne l’indipendenza.
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