New York (New York , Usa), 9 mar. (LaPresse/Xinhua) – Il segretario generale delle Nazioni unite, Ban Ki-moon, si è detto “oltraggiato dalla continua distruzione del patrimonio culturale in Iraq” da parte dello Stato islamico e ha invitato “urgentemente la comunità internazionale a porre fine rapidamente a un’attività terroristica tanto efferata e a contrastare il traffico illegale di reperti”. È quanto riferisce il suo portavoce. “Il segretario generale ribadisce che la distruzione deliberata del nostro patrimonio culturale costituisce un crimine di guerra e che i responsabili devono risponderne davanti alla giustizia”, aggiunge.

Ieri si è saputo che i militanti dello Stato islamico hanno distrutto un altro sito archeologico in Iraq, quello dell’antica capitale assira di ‘Dur-Sharrukin’, vicino all’attuale Khorsabad, 15 chilometri a nordest di Mossul. Il 27 febbraio i jihadisti avevano diffuso un video in cui si vedevano i militanti che distruggevano statue nel museo di Mossul, definite dei “falsi idoli”. Poi il 5 marzo avevano distrutto con le ruspe i resti della città assira di Nimrud, 30 chilometri a sudest di Mossul, e il 7 marzo era giunta la notizia della distruzione del sito di Hatra patrimonio dell’Unesco dal 1987, circa 110 chilometri a sudovest di Mossul. Inoltre, prima di questi episodi, gli estremisti dell’Isis avevano distrutto molti templi antichi, santuari, chiese e preziosi manoscritti nella città di Mossul e in diverse altre zone.

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