Strasburgo (Francia), 15 gen. (LaPresse/EFE) – Il Consiglio d’Europa sta preparando un protocollo aggiuntivo alla Convenzione europea per la prevenzione del terrorismo, in modo da impedire i viaggi dei jihadisti da e per le zone di conflitto. Lo ha annunciato il segretario generale del Consiglio, Thorbjørn Jagland. “Abbiamo bisogno di basi legali, e una piattaforma per crearle è il Consiglio d’Europa”, ha affermato Jagland, aggiungendo di essere a conoscenza dell’intenzione del governo spagnolo di adottare leggi in questo senso. L’organizzazione vuole che i 47 Paesi membri allineino le proprie normative in materia per fermare la minaccia del terrorismo, messa in evidenza dagli attacchi della settimana scorsa a Parigi.

I lavori sul protocollo aggiuntivo, ha precisato Jagland, erano iniziati a ottobre scorso, dopo l’approvazione da parte del Consiglio di sicurezza dell’Onu di una risoluzione sulla minaccia terroristica. Il segretario generale si è detto convinto che il nuovo protocollo, elaborato dal Comitato dei ministri, verrà approvato e che sarà pronto per essere firmato nei prossimi mesi, “sicuramente prima della fine dell’anno”. Jagland era intervenuto ieri davanti al Comitato dei ministri, l’organo decisionale del Consiglio d’Europa, e ha invitato i Paesi come Italia, Regno Unito, Belgio e Portogallo a ratificare la Convenzione europea per la prevenzione del terrorismo.

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