Gerusalemme, 2 gen. (LaPresse/EFE) – Nell’ultima settimana i coloni israeliani hanno sradicato cinquemila piante di ulivo a Turmusaya, località vicino alla città di Ramallah, in Cisgiordania. Lo denunciano fonti locali, citati dall’agenzia di stampa Maan. Un testimone, Awada Abu Samra, ha raccontato che nell’ultima settimana i coloni hanno attaccato in varie occasioni i suoi campi. L’uomo stima che nella zona siano state sradicate tra cinque e ottomila piante di ulivo piantate da metà dicembre, in una campagna iniziata per ricordare il ministro Ziad abu Ein, morto il 10 dicembre durante gli scontri con la polizia, nel corso di una manifestazione. Secondo Abu Samra, i coloni responsabili degli attacchi vengono dal vicino insediamento di Adei Ad, innalzato nelle terre onfiscate ai palestinesi.

Jamil al Barguti, presidente del Comitato di resistenza contro il loro e gli insediamenti, parla di “atti barbari”, avvenuti sotto la protezione dell’esercito israeliano. L’ulivo è uno dei simboli dell’identità palestinese e il settore dà lavoro a circa 80mila famiglie dei territori occupati della Cisgiordania. Secondo le autorità palestinesi, circa 800mila ulivi sono stati danneggiati o sradicati in Cisgiordania dal 1967.

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