Seul (Corea del Sud), 27 dic. (LaPresse/AP) – La Corea del Nord ritiene il presidente americano Barack Obama responsabile della diffusione del film ‘The Interview’, rivolgendogli l’insulto razzista “scimmia”, e crede gli Stati Uniti abbiano causato il malfunzionamento di internet nel Paese. Pyongyang ha di nuovo negato ogni coinvolgimento nell’attacco hacker contro Sony Pictures, in cui fu rubata una grande mole di dati, ma ha espresso rabbia per la commedia che racconta l’assassinio del leader Kim Jong Un.

Dopo che la pellicola era stata inizialmente ritirata, è stata diffusa il giorno di Natale. Oggi la Commissione nazionale di difesa della Corea del Nord, massimo organo governativo guidato da Kim, ha definito Obama responsabile della diffusione del film.

‘The Interview’ è “illegale, disonesto e reazionario”, ha affermato. Come non è insolito accada da parte di Pyongyang, ha anche aggiunto insulti razzisti diretti al presidente americano: “Obama è sempre incauto nelle sue parole e si muove come una scimmia nella foresta tropicale”.

Il commento è stato riportato dal’agenzia ufficiale Korean Central News Agency. La Commissione ha fatto inoltre sapere di ritenere Washington responsabile del funzionamento a intermittenza dei siti web norcoreani questa settimana, dopo che gli Usa avevano promesso di reagire all’attacco hacker. La Casa Bianca sinora non ha reagito.

© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata