Brisbane (Australia), 15 nov. (LaPresse/AP) – Gli Stati Uniti si sono opposti “all’aggressione” della Russia in Ucraina, che è una “minaccia per il mondo”. Lo ha detto il presidente degli Usa Barack Obama, parlando all’università di Brisbane, in Australia, dove si trova per il G20. Il capo di Stato ha quindi fatto riferimento al volo della Malaysia Airlines, caduto mentre sorvolava la zona est dell’Ucraina il 17 luglio scorso, si pensa abbattuto dai ribelli filorussi. Tra le 298 vittime anche 38 cittadini e residenti australiani. “Come vostra alleata e amica – ha aggiunto Obama – l’America condivide il dolore di queste famiglie australiane e condivide la determinazione della vostra nazione per ottenere giustizia e assunzione di responsabilità”.

VAN ROMPUY: UE SEGUE DIPLOMAZIA, MA PRONTA A NUOVE AZIONI- Per quanto riguarda l’atteggiamento della Russia nella crisi Ucraina, “continueremo a usare tutti gli strumenti diplomatici a nostra disposizione, incluse le sanzioni”. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, a Brisbane, in Australia, dove si trova per il summit del G20 che prende il via oggi. “I ministri degli Esteri dell’Ue – ha aggiunto – si occuperanno della situazione lunedì e discuteranno dei possibili passi” da intraprendere. Quindi ha affermato: “Abbiamo bisogno di evitare un ritorno a un conflitto su larga scala”.

Van Rompuy ha poi chiesto a entrambe le parti di rispettare l’accordo di cessate il fuoco siglato a Minsk a settembre e ha sottolineato che Mosca dovrebbe utilizzare la propria influenza sui ribelli per garantire il rispetto del patto, fermare l’afflusso di armi e truppe sul territorio e ritirare i soldati russi dall’Ucraina. A Brisbane è presente anche il presidente russo Vladimir Putin, arrivato ieri sera. Sulla possibilità che l’Ue aumenti le sanzioni contro Mosca, il presidente del Consiglio europeo ha sottolineato: “La Russia ha ancora l’opportunità di adempiere gli accordi di Minsk e scegliere la strada della distensione, che potrebbe permettere una riduzione delle sanzioni. Se non lo farà, tuttavia, siamo pronti a considerare un’azione aggiuntiva”.

Sulla stessa linea gli Stati Uniti. Il segretario di Stato John Kerry ha espresso “grave preoccupazione” per l’incremento del sostegno russo ai separatisti. Nel corso di un colloquio con il ministro degli Esteri russo Sergey Lavrov ha chiesto il rispetto dell’accordo di Minsk, ossia il cessate il fuoco, il controllo dei confini, il rilascio di tutti gli ostaggi e un ritorno al dialogo.


HARPER ATTACCA PUTIN: DOVETE LASCIARE PAESE – “Credo che ti stringerò la mano, ma ho solo una cosa da dirti: dovete uscire dall’Ucraina”. Sono le parole, ben poco amichevoli, rivolte dal primo ministro canadese Stephen Harper a Vladimir Putin che gli si era avvicinato per stringergli la mano, nel corso del summit G20 a Brisbane. A riferirlo è il portavoce di Harper, Jason MacDonald, che interrogato sulla reazione del presidente russo ha affermato: “Posso dire che non ha risposto in modo positivo”.

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