Tokyo (Giappone), 20 ott. (LaPresse/AP) – Le ministre giapponesi del Commercio e della Giustizia si sono dimesse a poche ore di distanza l’una dall’altra, poiché accusate di avere fatto uso illecito di fondi per la campagna elettorale. Annunciando le dimissioni, la ministra del Commercio Yuko Obuchi, figlia dell’ex primo ministro Keizo Obuchi e astro nascente del partito liberaldemocratico del premier Shinzo Abe, ha affermato di avere bisogno di concentrarsi sull’indagine che la riguarda, in merito a discrepanze nei resoconti dei fondi elettorali, ma non ha ammesso il proprio coinvolgimento in attività illecite.
Poche ore dopo, anche la ministra della Giustizia Midori Matsushima ha abbandonato il proprio incarico, vista la denuncia presentata dal partito democratico giapponese riguardo alla sua distribuzione di ventagli tradizionali, gli uchiwa. Matsushima è inoltre sotto accusa per avere usato un appartamento fornito dal Parlamento mentre teneva le sue guardie del corpo nella sua residenza privata in centro a Tokyo.
Parlando ai giornalisti poco dopo avere accettato le dimissioni di Matshushima, il premier Abe si è detto responsabile di quanto avvenuto perché è stato lui a scegliere le due ministre per il suo governo. “Mi scuso profondamente con la popolazione”, ha detto Abe.
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