Monrovia (Liberia), 11 ott. (LaPresse/AP) – La missione di peacekeeping delle Nazioni unite in Liberia ha posto 41 membri dello staff sotto “stretta osservazione medica”, dopo che un membro internazionale dello staff medico è risultato positivo al virus dell’Ebola la scorsa settimana. Tra le 41 persone monitorate ci sono anche 20 militari. “Questa misura è precauzionale, ed è diretta ad assicurare che non ci siano ulteriori trasmissioni della malattia”, ha fatto sapere la missione ieri in un comunicato.

“Nessuna delle persone ha mostrato sintomi, ma verrà monitorata per tutto il periodo possibile di incubazione di 21 giorni”, si legge. I 41 dipendenti sono stati identificati come persone che potrebbero forse essere entrati in contatto con il membro dello staff medico contagiato, il cui nome e la cui nazionalità non sono stati rivelati. Il paziente è risultato positivo lunedì scorso ed è arrivato in Germania giovedì per ricevere cure mediche.

L’ospedale St.Georg di Lipsia ha riferito questa settimana che il paziente verrà posto in un’unità di isolamento speciale. Il primo membro dello staff Onu in Liberia contagiato dall’Ebola è morto lo scorso 26 settembre. La missione di peacekeeping sta attuando altre misure aggiuntive per evitare ulteriori casi, come i controlli quotidiani della temperatura e il monitoraggio in una struttura militare dove lavorano 209 persone, si legge nel comunicato rilasciato ieri.

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