Beirut (Libano), 3 ott. (LaPresse/AP) – Kobani è quasi vuota di civili e la situazione attorno alla città è “molto pericolosa”. Ma i combattenti curdi in città “si batteranno fino all’ultimo combattente”. Lo ha detto Nawaf Khalil, portavoce del Partito dell’unione democratica curda della Siria. Oggi l’agenzia di stampa turca Dogan ha diffuso immagini video in cui si vede fumo nero salire dalla città presa d’assalto dai militanti dello Stato islamico (ex Isil). L’Osservatorio siriano per i diritti umani riferisce di pesanti combattimenti su Kobani e riporta che un combattente volontario al fianco dell’Ypk curdo (Unità di protezione del popolo) è stato ucciso. Secondo l’Osservatorio, almeno 60 colpi hanno raggiunto la città solo oggi.

Un giornalista di Associated Press a Suruc, città turca sul confine, parla di intensi bombardamenti su Kobani da sud e ovest. Ismet Sheikh Hassan, ministro della Difesa curdo della regione di Kobani, spiega che i militanti dell’Isil stanno provando ad avanzare da est, ovest e sudest, e hanno sparato razzi sulla città, oltre ad aver mosso un carro armato fino ai confini di Kobani. Per questo il ministro ha invitato la coalizione guidata dagli Usa a “colpire i carri armati anziché le basi”.

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