Voronezh (Russia), 14 ago. (LaPresse/AP) – Il convoglio di aiuti russi ha ripreso la sua marcia verso l’Ucraina questa mattina, prendendo la strada che porta a sud verso la città di Luhansk, roccaforte dei ribelli. La Russia sembra così intenzionata a non rispettare l’accordo precedente che imponeva di consegnare gli aiuti ad un posto di blocco sul confine controllato dal governo di Kiev nella regione di Charkiv, dove avrebbe dovuto essere ispezionato dalla Croce Rossa internazionale. I camion invece passeranno vicino alla roccaforte dei ribelli filorussi. Le circa 2 tonnellate di beni, tra cui prodotti alimentari per bambini e generatori di corrente portatili, sono destinate ai civili nella regione di Luhansk, in cui hanno avuto luogo pesanti scontri tra le truppe governative e separatisti filorussi. La città di Luhansk, capoluogo della regione, è senza elettricità da undici giorni e vi mancano molti beni di base.

Il convoglio di circa 262 veicoli era bloccato in un deposito militare nella città russa di Voronezh da martedì per un disaccordo su come e dove avrebbe dovuto attraversare l’Ucraina. Kiev è infatti preoccupata che la missione umanitaria russa possa essere una copertura per invadere l’Ucraina. Ieri il portavoce del presidente russo Vladimir Putin, Dmitry Peskov, aveva fatto sapere che il convoglio era in transito su territorio russo e che l’operazione stava procedendo in piena cooperazione con la Croce rossa. La Cri però aveva spiegato di non sapere il percorso che i camion stavano seguendo.

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