Gaza (Striscia di Gaza), 27 lug. (LaPresse) – Dare un nome e un volto alle vittime, perché non restino solo un numero nella macabra contabilità dei morti. E’ l’obiettivo del sito beyondthenumber.org (‘Beyond the numbers’ in inglese significa ‘oltre i numeri’), che raccoglie e pubblica le foto e le storie delle persone uccise dall’offensiva israeliana su Gaza. Non si tratta dell’unica iniziativa del genere. Il Daily Telegraph pubblica una cartina sulla quale riporta graficamente il numero di bimbi uccisi e i relativi nomi. Al Jazeera pubblica su una pagina tutti i nomi e le età. Di seguito alcune delle storie riportate.

Samar Al-Hallaq, 29 anni, lavorava per un progetto inglese non-profit sulla produzione palestinese tradizionale di arazzi. Si era diplomata in insegnamento dell’inglese e aveva lavorato per la Unrwa (l’agenzia dell’Onu per i rifugiati). Suo marito studiava alla Oxford Brookes University nel Regno Unito. A Samar, si legge sul suo profilo sul sito dell’organizzazione, “piaceva l’idea di diffondere la conoscenza della storia palestinese nel mondo attraverso i lavori delle donne”. E’ stata uccisa con i suoi due figli, di 4 e 5 anni, dal bombardamento su Shujaiyya, nel quale hanno perso la vita oltre cento persone. Era incinta. Diversi altri suoi familiari sono stati uccisi nello stesso bombardamento. Suo marito è stato ricoverato in gravi condizioni.

Hussein Kaware, 13 anni, è stato ucciso l’8 luglio assieme ad altri sette membri della sua famiglia, da un bombardamento sulla sua casa. Erano le tre del pomeriggio. Un parente sopravvissuto, Mahmoud Kaware, ha raccontato di aver ricevuto una telefonata di avvertimento da un giovane di nome David. “C’è stata una telefonata, e poi un minuto dopo è esploso tutto”, ha raccontato.

Zakaria Bakr, 10 anni, ucciso il 16 luglio insieme ad altri tre bambini sulla spiaggia da un colpo di artiglieria sparato da un nave militare. Uno degli altri tre era suo cugino, Ahed Bakr, della stessa età.

Emad e Qassem Elwan, due fratelli di 4 e 7 anni uccisi da un bombardamento il 20 luglio.

Eman Ammar, 9 anni, è stata uccisa con i suoi due fratelli Essam di 4 anni e Ibrahim di 13, da un bombardamento su Rimal, quartiere centrale della città di Gaza.

Saji e Kinan, due fratelli di 3 e 5 anni, uccisi insieme alla loro madre il 20 luglio da un attacco aereo sulla loro casa nel quartiere al-Ramal di Gaza.

Abdul-Rahman Abu Hayyin, 24 anni, fotografo, ucciso assieme al fratello e al nonno dal bombardamento sul quartiere Shujaiyya di Gaza.

Ibrahim Mohammed Hamad, 26 anni, ucciso da un bombardamento sulla sua casa insieme ad altri sei membri della sua famiglia.

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