Roma, 24 lug. (LaPresse) – Meriam Yehya Ibrahim, la cristiana che era stata condannata a morte per apostasia, ha lasciato il Sudan ed è arrivata in Italia a bordo di un aereo del governo atterrato all’aeroporto militare di Ciampino. Con la famiglia, ha viaggiato il vice ministro degli Affari esteri Lapo Pistelli.
LA STORIA. Meriam si trovava dal 26 giugno insieme al marito e ai due figli nell’ambasciata statunitese di Kartoum. Ventisette anni, sudanese di religione cristiana, era stata condannata a cento frustate e poi all’impiccagione lo scorso maggio, per apostasia e adulterio. Quando fu condannata era incinta di otto mesi. Poi una corte di appello ha cancellato la sentenza. Il 23 giugno era stata scarcerata. Il giorno successivo, però, la donna era stata fermata nuovamente all’aeroporto di Kartoum insieme al marito e ai due figli mentre stava tentando di lasciare il Paese. Di nuovo rilasciata, si era rifugiata con la famiglia all’ambasciata Usa. Oggi l’epilogo positivo.
Ad accogliere Meriam, il premier Matteo Renzi e la moglie Agnese. “Anche oggi siamo felici. Vi dirà tutto il viceministro Pistelli che ha curato questa operazione. Oggi è soltanto un giorno di festa”, ha detto il premier.
L’INCONTRO CON IL PAPA. Incontro privato tra papa Francesco e Meriam Yehya Ibrahim, la cristiana che era stata condannata a morte per apostasia, che ha lasciato il Sudan questa notte ed è atterrata in mattinata a Ciampino. L’incontro è avvenuto alle 13, presso la Domus Sanctae Marthae. Meriam era accompagnata dal marito Daniel Wani e dai due piccoli bimbi, Martin di un anno e mezzo, e Maya, nata in carcere due mesi fa. La famiglia era accompagnata dal vice ministro degli Esteri italiano Lapo Pistelli, che si era recato ieri in Sudan per completare la trattativa e accompagnare Meriam e i suoi in Italia, dove si preparano per trasferirsi negli Stati Uniti. Il Papa ha ringraziato Meriam e la sua famiglia per la coraggiosa testimonianza di costanza nella fede. Meriam ha ringraziato per il grande sostegno e conforto ricevuto dalla preghiera del Papa e di tante altre persone credenti e di buona volontà.
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