Pamplona (Spagna), 6 lug. (LaPresse/AP) – Migliaia di persone hanno partecipato a Pamplona ai festeggiamenti per l’inizio della festa di San Firmino, dopo che ieri nella città gli animalisti hanno protestato per le violenze contro i tori denunciando che ogni anno ne vengono uccisi 48. L’evento si ripete ogni anno con la partecipazione di grandi folle e il ferimento di molte persone da parte degli animali. Oggi si è temuto il ‘chupinazo’, con il bagno di folla a base di vino nelle piazze e il lancio del razzo che annuncia i nove giorni di festa, atteso dai partecipanti che indossavano i tradizionali fazzoletti rossi.
La prima corsa dei tori, l’encierro, è prevista per le 8 di domani mattina. Migliaia di persone correranno davanti a sei tori terrorizzati, che cercheranno la fuga in un percorso di circa 800 metri nelle strade. Il rischio per i partecipanti è di essere feriti, calpestati o incornati dagli animali spaventati. La giornata si chiude con l’uccisione del toro nell’arena. Nella festa, dal 1924 sono morte 15 persone. Il governo regionale di Navarra ha destinato 3.500 poliziotti a controllare l’evento.
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