Seul (Corea del Sud), 30 giu. (LaPresse/AP) – Le autorità della Corea del Nord si preparano per incriminare formalmente e processare i due turisti statunitensi imprigionati con l’accusa di aver condotto atti ostili contro lo Stato. Le indagini, ha riportato l’agenzia di stampa ufficiale Korean Central News Agency, hanno confermato le accuse nei confronti di Miller Matthew Todd e Jeffrey Edward Fowle, sia con le prove che con le testimonianze dei sospetti. Fowle era arrivato nel Paese il 29 aprile e nelle scorse settimane i media statali avevano riferito che è indagato per aver commesso atti in contraddizione con lo scopo di una visita da turista. La famiglia del 56enne originario dell’Ohio ha fatto sapere che l’uomo stava conducendo una missione per la sua chiesa.

Il 24enne Miller, invece, era arrivato in Corea il 10 aprile con un visto turistico, ma lo avrebbe strappato dicendo di voler chiedere asilo nel Paese. Un altro cittadino Usa, Kenneth Bae, è detenuto in Corea da novembre del 2012 e sta scontando la condanna a 15 anni di lavori forzati per atti ostili contro lo Stato. Gli Stati Uniti e la Corea del Nord non hanno rapporti diplomatici, quindi è l’ambasciata della Svezia a Pyongyang a gestire le questioni consolari per i cittadini americani.

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