Gerusalemme, 5 giu. (LaPresse/AP) – Il governo israeliano ha pubblicato una gara d’appalto per la costruzione di 1.500 nuove case in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, in risposta alla creazione del nuovo governo di unità palestinese. Il ministro degli Alloggi, Uri Ariel, ha fatto sapere che la decisione è “una giusta risposta sionista alla formazione di un nuovo governo di terrore palestinese”. Il piano presentato oggi, ha affermato, è “solo l’inizio”. La gara d’appalto è il primo di una serie di passi necessari prima che possa iniziare la costruzione delle nuove abitazioni. Le gare d’appalto prevedono la costruzione di 900 unità abitative in Cisgiordania e circa 560 a Gerusalemme Est, territori catturati da Israele nella guerra dei sei giorni nel 1967 e rivendicati dai palestinesi per il loro futuro Stato. Le gare d’appalto rappresentano in pratica l’approvazione finale del governo per il progetto. È il primo annuncio di costruzioni in insediamenti dopo i nove mesi di colloqui di pace mediati dagli Usa e terminati ad aprile. Dopo che i negoziati sono finiti con un nulla di fatto, al-Fatah e Hamas hanno trovato un accordo per formare il governo di unità, composto da tecnici indipendenti ma appoggiato dalle due fazioni.

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