Bruxelles (Belgio), 24 mag. (LaPresse) – Tre persone sono state uccise a Bruxelles davanti al Museo ebraico, dove un uomo ha aperto il fuoco sui passanti in quello che la ministra dell’Interno Joelle Milquet ha definito un attacco antisemita. Dopo aver sparato, l’assalitore è fuggito. Un sospetto è stato interrogato dalla polizia in relazione ai fatti, ma non è chiaro se sia l’uomo che ha sparato.

LA DINAMICA. Secondo quanto riporta il quotidiano belga La Libre, citando il capo della polizia Guido Van Wymersch, un uomo, è arrivato a bordo di un’automobile Audi davanti al Museo ebraico, ha parcheggiato in doppia fila all’altezza del museo ebraico e ha posato due sacche a terra. Ha aperto il fuoco sui passanti, poi è risalito ed è fuggito. La testata belga riferisce di avere notizia di una quarta persona uccisa, di cui non si ha però conferma delle autorità. Un testimone sarebbe stato in grado di segnare la targa dell’auto e di fornirla alle autorità. Un uomo ritenuto un sospetto è poi stato interrogato dalla polizia, ma non si sa se sia l’assalitore.

MINISTRO INTERNO: ATTACCO ANTISEMITA. “Tutto porta a credere che si tratti di un attentato antisemita”. Così la ministra dell’Interno, Joelle Milquet, secondo quanto riporta La Libre. Milquet si trovava nella zona ed è arrivata sul luogo dell’attacco pochi minuti dopo che si era verificato. Nel quartiere c’era anche il ministro degli Esteri Didier Reynders, che ha raccontato alla testata belga: “Ho sentito degli spari, mi sono precipitato e ho visto dei corpi a terra”. Sul luogo della sparatoria, il presidente del concistoro centrale israelita in Belgio Julien Klener ha detto che di recente “non ci sono state minacce contro il Museo ebraico”.

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