Washington (Usa), 20 mag. (LaPresse/AP) – Credit Suisse si è dichiarata colpevole di aver aiutati clienti americani a evadere il fisco attraverso conti segreti offshore e ha accettato di pagare 2,6 miliardi di dollari. Secondo il dipartimento di Giustizia Usa si tratta della massima cifra mai pagata per una multa in casi di evasione fiscale. Ma non è il solo record nel caso, perché Credit Suisse è la più grande banca ad ammettere la propria colpevolezza in oltre 20 anni. L’accordo risolve una lunga disputata sulle accuse che l’istituto, la seconda banca svizzera per dimensioni, avesse cercato clienti statunitensi per aprire loro conti in Svizzera, aiutandoli a nasconderli al fisco Usa e permettendo una condotta scorretta dei dipendenti.
Il caso fa parte del giro di vite dell’amministrazione Obama sulle banche straniere sospettate di aiutare i contribuenti a non pagare le tasse. Il denaro sarà pagato a dipartimento di Giustizia, Federal Reserve e dipartimento di Stato di New York per gli Affari economici. “La capacità di creare profitto di un’azienda o la sua quota di mercato non possono mai e non saranno mai usate come scudo per le responsabilità penali”, ha dichiarato il procuratore generale Usa, Eric Holder. E il direttore esecutivo della banca, Brady Dougan, ha dichiarato in una nota che l’istituto è dispiaciuto per la precedente “condotta errata”, quindi sta tentando di risolvere la questione e andare avanti.
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