Seul (Corea del Sud), 18 mag. (LaPresse/AP) – I funzionari nordcoreani si sono scusati pubblicamente per il crollo di un condominio in costruzione a Pyonyang. Una ammissione di colpe più unica che rara per il regime, che ha anche parlato di “perdite considerevoli”. Questo potrebbe significare che sono morte centinaia di persone, ma nessuno ha dati precisi. A riportare la notizia del crollo, questa mattina, la Kcna, l’agenzia di stampa del Paese, che non ha parlato direttamente di vittime ma ha scritto che l’incidente è “serio” e che il leader nordcoreano Kim Jong-Un è “sconvolto” ed “è rimasto in piedi tutta la notte per il dolore”. Il crollo, del palazzo di 23 piani, sarebbe avvenuto nel quartiere Phyongchon martedì a causa di errori di progettazione dell’edificio. Nonostante fosse ancora in costruzione, le case erano già abitate, cosa piuttosto comune nel Paese. Secondo le stime, visto che una famiglia media nordcoreana ha 4 membri, le vittime potrebbero essere centinaia.
© Copyright LaPresse - Riproduzione Riservata