Munshiganj (Bangladesh), 16 mag. (LaPresse/AP) – È salito a 29 morti e almeno 100 dispersi il bilancio dell’affondamento del traghetto che ieri si è capovolto nel fiume Meghna, nel centro del Bangladesh, dopo essere stato colpito da una tempesta. Lo riferisce la polizia locale. Ieri era stato detto che a bordo si trovavano oltre 100 persone, ma il numero preciso dei passeggeri non è chiaro perché i gestori del servizio non avevano una lista dei viaggiatori. Uno dei passeggeri, Sabuj, racconta di essere saltato giù dalla nave quando ha cominciato ad affondare e spiega di far parte di un gruppo di circa 25 persone che sono riuscite a nuotare in salvo fino a riva. Riferisce che il capitano del traghetto, che era a due piani, avrebbe ignorato gli inviti dei passeggeri a navigare vicino alla costa quando la tempesta è cominciata.

L’imbarcazione affondata è la M.V. Miraz-4 e stava viaggiando dalla capitale Dacca verso Shariatpur. L’incidente è avvenuto appunto all’altezza del distretto di Munshiganj e qui i parenti dei dispersi e delle vittime si stanno radunando nei pressi del fiume. In Bangladesh gli incidenti di traghetti sono comuni a causa di sovraffollamento, imbarcazioni difettose e regole poco rigide.

Intanto il ministro dei Trasporti, Shahjahan Khan, ha annunciato che è stato ordinato l’avvio di un’indagine per accertare se l’imbarcazione fosse sovraffollata. Il direttore dell’Autorità per i trasporti in acqua del Bangladesh, Mohammad Ali, ha detto che pare che il traghetto fosse sovraffollato e che il piano più basso della nave fosse carico di beni. Ali ha aggiunto che il bilancio dei morti potrebbe salire ancora perché le autorità sospettano che molti passeggeri siano rimasti intrappolati nel piano più basso quando il traghetto è affondato.

Nello stesso distretto nel 2012 almeno 150 persone morirono quando un traghetto con circa 200 persone a bordo si capovolse mentre viaggiava di notte.

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