Bruxelles (Belgio), 12 mag. (LaPresse/AP) – Il Consiglio dei ministri degli Esteri dell’Unione europea ha approvato nuove sanzioni legate alla crisi in Ucraina, aggiungendo 13 persone e due imprese alla lista dei colpiti da divieti di visti e congelamento di beni. Non è previsto che verranno approvate altre misure più dure prima delle elezioni europee del prossimo 25 maggio. La lista dei sanzionati dall’Ue in relazione alla crisi in Ucraina comprendeva già 48 persone.

Il ministro degli Esteri britannico, William Hague, prima dell’incontro con i colleghi a Bruxelles aveva dichiarato che è essenziale mostrare a Mosca che l’Unione europea è pronta a incrementare la portata delle proprie sanzioni “in base all’atteggiamento della Russia nei confronti delle elezioni” presidenziali in Ucraina, in programma per il 25 maggio.

Kiev ha intanto accettato che il diplomatico tedesco Wolfgang Ischinger faccia da co-mediatore dell’Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) nei colloqui per l’avvio di un dialogo nazionale nel Paese. Ad annunciarlo è stato il presidente svizzero Didier Burkhalter, in qualità di attuale capo dell’Osce. La scorsa settimana il presidente elvetico aveva incontrato il presidente della Russia, Vladimir Putin, per proporre una roadmap il cui obiettivo è trovare un accordo per la fine della crisi.

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