Kabul (Afghanistan), 2 mag. (LaPresse/AP) – Almeno 350 persone sono morte e oltre duemila risultano disperse dopo uno smottamento che si è verificato in un villaggio nel nordest dell’Afghanistan. Lo fa sapere il governatore della provincia di Badakshan, Shah Waliullah Adeeb, precisando che un’intera collina è crollata sul villaggio di Hobo Barik. La frana, ha aggiunto Adeeb, ha sepolto circa 300 case, un terzo di tutte le abitazioni nella zona. Soccorritori sono al lavoro, ma gli mancano le attrezzature necessarie, ha detto il governatore. “In questo momento – ha spiegato – è fisicamente impossibile. Non abbiamo abbastanza pale, abbiamo bisogno di macchinari”. Le autorità hanno intanto evacuato un villaggio vicino per il timore di altri smottamenti. Più tardi i soccorritori sono riusciti a trarre in salvo sette persone e hanno recuperato altri tre corpi senza vita.

La frana è stata molto probabilmente scatenata dalle pesanti piogge che hanno colpito la regione negli ultimi giorni, ha spiegato il direttore provinciale del dipartimento nazionale per la gestione di emergenze, Abdullah Homayun Dehqan, aggiungendo che nell’ultima settimana quattro persone sono morte e altre otto risultano disperse dopo allagamenti avvenuti in varie parti della provincia. Smottamenti, ha spiegato invece Mohammad Usman Abu Zar del dipartimento meteorologico del Badakhshan, sono frequenti nella regione, ma di solito avvengono in zone isolate e non causano così tante vittime.

La provincia di Badakshan è situata tra le catene montuose di Hindu Kush e Pamir, al confine con la Cina. È una delle zone più isolate dell’Afghanistan. Ari Gaitanis, un portavoce della missione delle Nazioni unite in Afghanistan, riferisce che almeno 350 persone sono morte.

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