Bruxelles (Belgio), 6 mar. (LaPresse) – L’Unione europea ha sospeso i colloqui con la Russia sui due accordi relativi a liberalizzazione dei visti e a un nuovo patto economico, a causa della crisi in corso in Ucraina. Lo hanno annunciato i leader europei, riuniti oggi a Bruxelles per un vertice straordinario sull’argomento, dove sono state valutate le sanzioni. “Condanniamo con forza la non provocata violazione della sovranità e integrità territoriale ucraina da parte della Federazione russa e chiediamo a quest’ultima di ritirare immediatamente le sue forze armate nelle aree in cui stazionano in modo permanente, in accordo con gli accordi pertinenti”, si legge nella dichiarazione congiunta finale. “Chiediamo alla Federazione russa – si legge – di permettere l’immediato accesso agli osservatori internazionali. La soluzione della crisi deve essere basata sull’integrità territoriale, la sovranità e l’indipendenza dell’Ucraina, così come sulla piena applicazione degli standard internazionali”. Prosegue: “Riteniamo che la decisione del Consiglio supremo della Repubblica autonoma di Crimea di tenere un referendum sul futuro status del territorio sia contraria alla Costituzione ucraina e quindi illegale”. L’Ue si dice inoltre pronta a impegnarsi per un “dialogo franco e aperto con” Kiev e Mosca: “Perseguiremo questi obiettivi – si legge – usando tutti i canali disponibili e chiederemo ai rappresentanti Ue di intraprendere tutte le iniziative necessarie”.

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