Parigi (Francia), 1 gen. (LaPresse/AP) – È tornato a Parigi Georges Vandenbeusch, il prete francese rapito lo scorso 13 novembre da radicali islamici nell’estremo nord del Camerun e il cui rilascio era stato annunciato ieri. Ad accoglierlo al suo arrivo sulla pista dell’aeroporto militare vicino Parigi c’era il presidente francese, François Hollande, e fra i due c’è stata una stretta di mano. Il sequestro non è mai stato rivendicato ma, dal momento che è avvenuto vicino al confine con la Nigeria, i sospetti sono ricaduti sulla setta radicale islamica Boko Haram o su uno dei gruppi da esso derivati. Ogni volta che vengono liberati degli ostaggi francesi ci sono speculazioni sull’eventuale pagamento di un riscatto. Parigi insiste sul fatto che non paga riscatti e anche questa volta sostiene di non avere pagato. Hollande ha piuttosto sottolineato il lavoro “instancabile” delle autorità di Camerun e Nigeria per arrivare alla liberazione del religioso, ma non ha fornito dettagli.

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